Giovanni Targioni Tozzetti (Firenze, 11 settembre 1712 – 7 gennaio 1783) appartiene ad una famiglia di scienziati che contribuì a valorizzare la cultura e la scienza Toscana, e non solo, del Settecento.
Laureatosi in medicina a Pisa nel 1734, ampliò presto i suoi interessi e le sue ricerche anche ad altri settori delle scienze, come la botanica, tanto che successe al noto Pier Antonio Micheli alla direzione del Giardino botanico. Oltre agli interessi scientifici, Giovanni fu animato da una forte passione per la storia, attitudine coltivata e affinata durante gli anni in cui si occupò della risistemazione e l’ordinamento del patrimonio librario della prestigiosa Biblioteca Magliabechiana e che lo portò a scrivere opere monumentali, come i  Viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa.
L’opera, ben al di là della classica impresa erudita, contiene preziose informazioni scientifiche e culturali, rappresenta un viaggio, un’esplorazione attenta del ricco arcipelago culturale toscano.
Si occupò di cartografia e, da autentico intellettuale illuminista, si dedicò agli aspetti pratici e utili della scienza, come, ad esempio nella sua Alimurgia (1767) affrontare il flagello delle carestie. Si fece, inoltre, fautore della realizzazione di un grande museo scientifico, che in effetti fu realizzato dal Granduca Leopoldo nel 1775 e fu denominato  Imperiale e Regio Museo di Fisica e Storia Naturale.
Importante il suo contributo alla mineralogia toscana, che arricchì con la sua Collezione lito-mineralogica di circa 9000 esemplari fra rocce e minerali.