
Il Museo Galileo si unisce al cordoglio per la scomparsa di Graziella Vescovini Federici, professoressa emerita di Storia della filosofia. Nata a La Spezia nel 1933, ha insegnato ininterrottamente dal 1965 al 1981 Storia della Filosofia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino e, fino al 1985, Storia della Filosofia Antica e Medievale presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Sassari. Dopo avere insegnato a Parma, dal 1996 ha tenuto i corsi di Storia della Filosofia e Storia della Scienza presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze. Nel 1988 ha vinto il Premio Salotto Veneto, assegnatole per la migliore opera culturale e scientifica per l’edizione critica del Lucidator dubitabilium astronomiae di Pietro d’Abano, per la quale è stata poi invitata ad entrare nell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences (Parigi).
Dal 1962 è stata membro della Société Internationale pour l’Etude de la Philosophie Médiévale (Louvain-la-Neuve, Belgio) e della Société Internationale d’Histoire des Sciences et de la Philosophie Arabes et Islamiques (Parigi). Nell’Ateneo fiorentino ha ricoperto anche le cariche di Direttrice dell’Istituto di Scienze dell’Educazione e di Presidente del corso di Studi in Formazione Multimediale. All’interno della sua vastissima produzione, oltre al già citato «Lucidator dubitabilium astronomiae» di Pietro d’Abano ed altre opere, edizione critica, Padova, 1988, si ricordano i contributi su Nicola Cusano, La dotta ignoranza, traduzione, introduzione e note, Roma, 1991; Astrologia, scienza, filosofia e società nel Trecento europeo, Atti del Convegno Internazionale, Parma, 5-6 ottobre 1990, a cura di G. Federici Vescovini, F. Baroncelli, Padova, 1992; Le teorie della luce e della visione ottica dal IX al XIV secolo. Studi sulla prospettiva medievale, Perugia, 2003; Le Moyen âge magique, La Magie entre religion et science, Paris, Vrin, 2011.
Risale al 2013 la sua decisione di lasciare in dono, post mortem, la sua vasta biblioteca di interesse filosofico e storico scientifico alla Biblioteca del Museo Galileo.