
Le parole di Vitruvio: tra evidenze archeologiche e volgarizzamenti
Fano, Centro Studi Vitruviani, giovedì 16 – venerdì 17 ottobre 2025
Comitato scientifico
Francesco Benelli, Filippo Camerota, Cristina Cuneo, Francesco Paolo Di Teodoro, Oscar Mei
Segreteria scientifica
Sara Bova, Marco Di Salvo, Laura Invernizzi
Enti patrocinatori
Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento delle Arti (DAR)
Centro Studi Vitruviani di Fano
Museo Galileo di Firenze
Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST)
Università di Urbino Carlo Bo,
Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI)
Oltre a rappresentare una testimonianza di straordinaria rilevanza per la conoscenza delle tecniche costruttive e dei principi teorici dell’arte di edificare secondo i Romani e i Greci, Il De Architectura di Vitruvio contiene un repertorio lessicale di notevole ampiezza e complessità, fondamentale per la ricostruzione del vocabolario architettonico antico e per l’indagine sul rapporto tra lingua, prassi edificatoria e trasmissione del sapere. Ma come si sono evoluti questi rapporti nel tempo? E in che modo è mutato il grado di comprensione dei termini vitruviani, influendo sulla loro trascrizione, traduzione e interpretazione?
Il convegno muove dal proposito di esplorare questi quesiti a partire da una prospettiva interdisciplinare, vagliando il lessico vitruviano nelle sue molteplici articolazioni: come riflesso di preesistenze archeologiche, come oggetto di analisi filologica e come aspetto della sua fortuna culturale.
Il programma si articolerà in tre sezioni tematiche:
- Le parole e gli edifici antichi: riflessioni sul lessico architettonico vitruviano a confronto con le evidenze materiali dell’architettura pre-ellenistica, ellenistica e romana, in un dialogo serrato tra testo e contesto archeologico.
- Le parole e il testo: contributi di carattere filologico che affrontino questioni legate alla tradizione manoscritta, alla critica testuale, alle traduzioni e alle interpretazioni del trattato, con particolare attenzione ai processi di volgarizzazione.
- Le parole e la loro ricezione visiva e concettuale: indagini sulla fortuna del lessico vitruviano in ambito linguistico, architettonico e iconografico, come fonte per la rappresentazione e la reinterpretazione dell’architettura.
Il convegno è rivolto ad archeologi, filologi, storici dell’architettura, storici dell’arte, linguisti e studiosi della ricezione dell’antico interessati a esaminare il testo vitruviano secondo una prospettiva integrata.
Le proposte di intervento, contenenti il titolo e l’abstract e corredate da un breve profilo scientifico, dovranno essere inviate entro il 3 giugno 2025 all’indirizzo e-mail
Gli atti del convegno saranno pubblicati. I contributi scritti potranno essere presentati nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco.
DETTAGLI DELLA CANDIDATURA
Proposta di intervento: 200 parole (1000 caratteri ca.)
Breve curriculum vitae: 100 parole (500 caratteri ca.)
Lingue ammesse per l’intervento: italiano, inglese
Lingue ammesse per la relazione al convegno: italiano, inglese
Termine di presentazione delle proposte: 3 giugno 2025, UTC+1