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Eclisse e passaggio apparente del Sole - osservazioni guidate

Basilica di S. Maria Novella, Firenze
20 marzo 2015
Ore 9.50: eclisse parziale di Sole
Ore 11.45: passaggio apparente del Sole sulla linea meridiana

 

In occasione dell’Equinozio di Primavera, sul pavimento della Basilica viene posizionata una linea meridiana che permette la suggestiva osservazione del passaggio del Sole grazie agli antichi strumenti astronomici di Egnazio Danti.

 

Inizio eclisse: 9:24
Massima occultazione: 10:32
Occultamento del disco solare: 60%
Fine eclisse: 11:43
Mezzogiorno solare: 12h 22m 36s

 

Intervengono
p. Daniele Giovanni Cara, Opera per Santa Maria Novella
Filippo Camerota, Museo Galileo
Simone Bartolini, Istituto Geografico Militare
Massimo Mazzoni, Società Astronomica Italiana


Ingresso libero con le seguenti modalità
• Dalle 9:45 alle 10:30 ingresso da Piazza S. Maria Novella (Basilica)
• Dalle 11:30 alle 12:15 ingresso da Piazza S. Maria Novella (Biglietteria), mostrando una stampa di questo coupon.

La manifestazione avrà luogo anche in caso di cielo coperto.

 

Tra il 1572 e il 1575, il cosmografo Egnazio Danti (1536-1586) installò sulla facciata di Santa Maria Novella ben tre strumenti astronomici: un grande quadrante con orologi solari, un’armilla equinoziale, e un foro gnomonico per una meridiana a camera oscura. Questi strumenti avevano lo scopo di favorire nuovi calcoli astronomici destinati al progetto di riforma del calendario giuliano che avrebbe dovuto ristabilire definitivamente la data liturgicamente esatta della Pasqua e delle annesse feste mobili. Danti era convinto che i problemi dell’epoca, relativi al calendario, richiedessero una revisione completa di ciò che si conosceva sui movimenti del Sole. Favorito dal mecenatismo di Cosimo I de’ Medici, sostenitore del progetto di riforma poi attuato da Gregorio XIII, Danti spese i suoi ultimi anni fiorentini nella costruzione di questo monumento di astronomia. Lo gnomone fu progettato nel 1575 ma Danti non riuscì a portare a termine il tracciamento della linea meridiana sul pavimento della chiesa. Aprì solo il foro gnomonico, prima sulla vetrata del rosone, poi sulla facciata della chiesa, assai più in alto, praticando due aperture anche sulla volta interna in modo da lasciar passare il sole solo durante gli equinozi e il solstizio d’inverno.