Gli ingegneri del Rinascimento. Da Brunelleschi a Leonardo da Vinci

Nella visione convenzionale il Rinascimento appare soprattutto un periodo di straordinaria fioritura delle arti e delle lettere. La fortuna di questa immagine ha contribuito a lasciare in ombra il processo di rinnovamento dei saperi tecnici che si sviluppò dalla fine del Trecento e per tutto il Quattrocento, soprattutto in Italia.
Analogamente, si è a lungo creduto che Leonardo abbia costituto un caso unico nel suo tempo. Le sue straordinarie invenzioni sono considerate il frutto di una genialità senza pari, capace di precorrere di secoli le conquiste della tecnica del mondo contemporaneo, piuttosto che come le risposte che un uomo di eccezionale caratura tentò di dare ad aspirazioni già largamente diffuse nel clima culturale nel quale operò.
La mostra, ideata e curata da Paolo Galluzzi, si propone due obbiettivi fondamentali: presentare le realizzazioni tecniche più significative di alcuni artefici delle generazioni precedenti Leonardo e dimostrare come l’esperienza intellettuale di Leonardo abbia rappresentato la conclusione più alta e originale di un processo di rinnovamento della cultura tecnica che attraversa l’intero Rinascimento. L’esposizione restituisce dunque evidenza a un fenomeno culturale di grande rilievo, che può essere definito il “rinascimento delle macchine”.

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